Dallo yoga al nuoto alla ginnastica dolce, i vantaggi sono molti.

Tra le varie cose, mantiene alto il tono dell’umore, alleggerisce la schiena, migliora la respirazione

Per alcune future mamme, l’idea di fare sport in gravidanza sembra un tabù impossibile da superare. Il peso e l’ingombro del pancione, le nausee e gli altri piccoli fastidi sembrano montagne da scalare per chi si trova in dolce attesa. Per tante altre invece l’attività fisica è irrinunciabile anche durante la gestazione. E fanno benissimo a pensarla così: a meno che non ci siano particolari controindicazioni, il movimento è un toccasana, sia per la mamma sia per il bambino.

I vantaggi di uno sport in gravidanza sono molteplici. Prima di tutto, mantiene alto il tono dell’umore perché stimola il rilascio di endorfine, ormoni del benessere. E non è poco, se si considera che col pancione è facile passare da un’emozione all’altra in un attimo (dal pianto alla gioia, dall’ansia alla serenità).

L’allenamento regolarizza il battito cardiaco e favorisce la circolazione del sangue (evitando così gambe gonfie e pesanti), consente di tenere allenati muscoli e legamenti (cosa importantissima durante il parto), previene o allevia fastidi come il mal di schiena ed è anche in grado di tenere sotto controllo il peso.

Certo, chi faceva sport già prima della gravidanza parte avvantaggiata. Al contrario, chi è completamente all’asciutto non deve improvvisarsi atleta proprio in questo periodo. Importante è però muoversi ogni giorno per almeno mezzora, scegliendo un’attività di tipo aerobico, ma senza esagerare: basta anche camminare a passo svelto.

Come decidere quindi qual è l’attività fisica migliore? Vediamo di capirlo, rimandando ovviamente al consiglio del ginecologo.

Le discipline che in assoluto possono considerarsi adatte alla gravidanza sono il nuoto, lo yoga e il pilates. Tutte e tre garantiscono quei vantaggi di cui si parlava sopra. In particolare, l’acqua esercita un piacevole massaggio e alleggerisce il corpo reso pesante dal bambino nel grembo materno. La schiena quindi ringrazierà! Yoga e pilates invece sono un ottimo aiuto per l’elasticità muscolare e articolare, ma anche per il controllo della respirazione, indispensabile in sala parto.

Via libera anche alla ginnastica dolce o alla danza, ma è bene affidarsi sempre ad un allenatore esperto anche in gravidanza: è ben altra cosa, rispetto ad una donna non incinta. Se già si faceva uno sport in precedenza e se il medico lo ritiene opportuno, nulla vieta di continuare a fare ciò che già si faceva: vale per il tennis o la corsa, ad esempio. Meglio invece lasciar perdere attività “pericolose” per il pancione, come gli sport di contatto (boxe, kick boxing, judo) oppure altri che possono comunque essere un “trauma” come la mountain bike oppure lo sci.

In ogni caso, con alcuni accorgimenti e anche in gravidanza, le articolazioni danneggiate si possono rinforzare. Oltre ad altri ingredienti, alcuni integratori alimentari contengono un collagene particolare (BioCell Collagen), molto utile anche nel caso di recupero post traumatico. Si tratta quindi di un buon alleato per chi decide di praticare uno sport proteggendo le sue articolazioni.

In alcuni casi, l’attività fisica potrebbe essere vietata dal ginecologo: esempi sono rischio di parto prematuro, gravidanze difficili in genere, placenta previa, alcune patologie (come il diabete gestazionale o l’ipertensione), contrazioni uterine (possono comunque essere regolarizzate col magnesio), ritardo di crescita fetale.